Interessi di mora sui prestiti ipotecari: cosa sono e perché si applicano

Interessi di mora sui prestiti ipotecari: cosa sono e perché si applicano

Come accade per tutti i finanziamenti che oggi si possono ottenere da banche e istituti di credito, anche nel caso dei prestiti con ipoteca è previsto un piano di ammortamento specifico. In base a questo piano, il debitore deve provvedere al rimborso delle rate mensili il cui importo può variare in base ad alcuni aspetti, tra cui l’importo totale del prestito ottenuto, la durata del piano di ammortamento nel tempo e il tasso di interesse applicato al prestito stesso.

In alcuni casi, può capitare di non avere la possibilità economica di provvedere al versamento di ogni singola rata mensile, provocando ritardi nel pagamento delle rate oppure saltando il pagamento di una o di più rate. In questi casi, la banca e gli istituti di credito eroganti prevedono delle limitazioni specifiche per Il debitore, oltre che penali e conseguenze negative che in alcuni casi possono essere anche di una certa gravità.

Interessi di mora: cosa sono e quando si pagano

Gli interessi di mora, o interessi moratori, sono un costo maggiorato applicato in caso di mancato versamento di una o più rate mensili previste dal piano di ammortamento di un prestito, compreso anche quello di tipo ipotecario. Quando gli importi dovuti al rimborso di un prestito ipotecario non vengono saldati entro certi termini stabiliti in fase di contrattazione, sugli importi delle rate mensili occorre calcolare e aggiungere gli interessi.

Il versamento degli interessi di mora rappresenta un deterrente per i soggetti cattivi pagatori. Inoltre, rappresentano degli interessi utili per i creditori, dato che hanno in questo modo la possibilità di recuperare le rate non pagate e ottenere al tempo stesso anche una forma di risarcimento dei danni subiti per i debitori. Il pagamento degli interessi di mora rappresenta una multa causata da un illecito. Il tasso degli interessi può essere stabilito dalla legge oppure dalle singole parti (in tal caso si parla di tasso convenzionale). Se invece si tratta di un ritardo nel pagamento delle transazioni commerciali si parla di interessi commerciali.

Come si calcolano gli interessi di mora

Gli interessi di mora vengono calcolati ad un tasso superiore rispetto a quello legale attraverso l’utilizzo di un’apposita formula matematica. Occorre infatti moltiplicare l’importo dovuto tramite la rata mensile del prestito, il tasso di mora e il numero di giorni di interessi maturati, vale a dire 365. 365 rappresenta infatti un quoziente fisso che viene impiegato anche per gli anni bisestili. Ciò che cambia da una banca o da un istituto di credito all’altro è il tasso di mora, che in base al Decreto 192 del 2012 non può mai superare l’8%.

Ogni banca può applicare una diversa politica aziendale nella gestione dei ritardi dei pagamenti delle rate mensili di un prestito ipotecario. Il tasso di mora può infatti cambiare in base al tasso di interesse applicato al prestito stesso. È importante chiedere direttamente al proprio istituto di credito o alla banca erogante prima ancora della fase di contrattazione, in modo tale da capire quali sono gli istituti che sono più tolleranti verso i pagatori ritardatari. Sul sito prestiti-ipotecari.it puoi sapere molto di più riguardo questi finanziamenti.

Interessi di mora: quando sono ufficiali

Per essere considerati ufficiali, e quindi costringere il debitore al versamento degli interessi di mora, bisogna dichiarare questi interessi in modo del tutto chiaro e trasparente. Occorre inviare una lettera di richiamo tramite raccomandata entro 30 giorni dal termine di scadenza della rata mensile del prestito ipotecario.

Al termine di questo tempo, se non viene saldato l’importo dovuto, vengono applicati gli interessi di mora in modo automatico sulla rata mensile da versare alla banca. In questo modo, per il debitore non sarà più possibile patteggiare e dovrà versare la mora per tutti i giorni di ritardo accumulati. Il debitore non dovrà invece pagare nessun interesse di mora se riuscisse a dimostrare di essere stato vittima di un errore commesso dalla banca.